Forse ci sarà il presidente di AIDA a prendere il posto di Foschi oltre agli americani ora anche i tedeschi..
Si chiama Micheal Thamm, quarantanove anni, attuale Presidente di AIDA Cruises, il manager più accreditato alla successione di Pierluigi Foschi, attuale Presidente e Amministratore Delegato di Costa Crociere. E’ quanto emerge oggi dal Secolo XIX. Il cambio, inizialmente annunciato in tempi brevi, potrebbe più verosimilmente avvenire entro fine anno.
La successione era prevista già prima del tragico evento di Costa Concordia dello scorso 13 gennaio e probabilmente avrebbe dovuto concretizzarsi nei primi mesi di quest’anno. Tuttavia, in seguito all’accaduto, il top management di Carnival aveva più volte confermato, anche pubblicamente, la fiducia all’attuale nr. 1 di Costa Crociere e, per un discorso forse anche di immagine, non gli aveva mai richiesto un passo indietro. Ma, secondo indiscrezioni trapelate oggi, quei vertici avrebbero già individuato in Thamm il candidato ideale alla successione di Foschi che, tra l’altro, ha compiuto 65 anni lo scorso settembre.
Costa Crociere è da sempre conosciuta come azienda italiana a tutti gli effetti e la nomina di un manager tedesco potrebbe apparire come uno smacco per l’Azienda. Tuttavia vanno considerati anche due ulteriori aspetti: si tratta di una Società controllata dal Gruppo americano Carnival Corporation che, a sua volta, gestisce altri tre marchi. Oltre a Costa Crociere, la realtà sicuramente più grande ed importante, ci sono la spagnola Iberocruceros e, appunto, la tedesca Aida Cruises che, secondo alcuni analisti, è il marchio che negli ultimi anni ha performato meglio. (ndr. Il mercato tedesco é sicuramente il mercato europeo piú importante e con ancora un enorme potenziale di crescita, non solo per numero di interessati alle crociere ma anche perché la disponiblitá dei tedeschi, solo leggermenti toccati dalla crisi finaziaria, é assai superiore a quella degli altri cittadini europei.)
La questione verrà con ogni probabilità definitivamente risolta ed annunciata nei prossimi mesi ma, ad oggi, tutte le previsioni pendono a favore del tedesco. A lui il difficile compito di risollevare il marchio italiano le cui prenotazioni, stando a quanto riportato dalla stampa, sono riprese a partire dal mese di marzo ma al caro prezzo di forti sconti delle tariffe.
La scelta di Thamm stupisce notevolmente per molteplici fattori! In primis come sottolineato nell´articolo, la non italianitá di Michael Thamm, un boccone difficile da masticare sia per i passeggeri italiani che anche politicamente. È vero che Costa Crociere non é ormai da anni italiana, ma é vero anche che l´azienda ha fatto dell´italianitá il suo porta bandiera e che é il piú grande gruppo turistico italiano. Pensiamo ad esempio all´espansione che l´azienda sta avendo anche nel settore delle agenzie di viaggio. Proprio il tema delle agenzie di viaggio é un punto che fa guardare alla “nomina” di Thamm con stupore. Come abbiamo precedentemente riportato Aida Cruises ha vissuto una profonda crisi nei rapporti tra la compagnia e le agenzie, crisi che é costata il posto ad Herr Eichler, Vice Presidente della compagnia. Inoltre la compagnia tedesca si trova sotto le critiche delle associazioni ambientaliste. Altro fatto da considerare AIDA Cruises ha costruito le sue navi sempre nei cantieri tedeschi Meyer Werft prima di cambiare e rivolgersi ai cantieri giapponesi Mitsubishi. Che tale presidenza possa influire anche sui contratti futuri con Fincantieri? La probabile nomina di Michael Thamm mette anche indirettamente in cattiva luce, o lancia ombre sull´operato anche di Heiko Jensen, amministratore delegato di Costa Crociere Germania. Se si voleva un tedesco perché non prendere un uomo Costa. Sicuramente però Thamm ha portato la compagnia tedesca a divinire un marchio importante nel gruppo Carnival e con una sua nomina a Presidente del gruppo Costa è verosimile pensare ad una sempre piú maggiore cooperazione anche operativa tra la compagnia AIDA Cruises e Costa Crociere. Sembra proprio che Carnival voglia dare un segno emblematico di cambiamento.