Carnival nel 2014 lascia l'Europa
In una lettera al trade britannico, Adolfo Perez, dg Regno Unito e Irlanda, spiega che la decisione è stata presa a causa delle difficili condizioni del mercato, le tariffe aeree in rialzo e il fatto che la maggior parte dei clienti proviene dagli Usa, fattore che rende l'impatto dei costi del trasporto aereo ancora più penalizzante
La notizia è stata data agli agenti di viaggi britannici, ed è riferita dalla stampa francese: Carnival ha deciso di non posizionare alcuna nave in Europa il prossimo anno. Per la seconda volta in cinque anni, la compagnia americana di crociere fa marcia indietro rispetto al Vecchio Continente. Dopo le assenze del 2009 e 2010, Carnival è tornata nel 2011.
Nella sua lettera al trade britannico, Adolfo Perez, dg Carnival Regno Unito e Irlanda, spiega che la decisione è stata presa a causa delle difficili condizioni del mercato, le tariffe aereee in rialzo e il fatto che la maggior parte dei clienti proviene dagli Usa, fatto che rende l'impatto dei costi del trasporto aereo ancora più penalizzante. Ufficialmente, dunque, le performance del mercato europeo non sarebbero causa principale di questo ritiro. Per il 2015 nessuna decisione su un eventuale ritorno è stata presa.
Fonte: Guidaviaggi
In una lettera al trade britannico, Adolfo Perez, dg Regno Unito e Irlanda, spiega che la decisione è stata presa a causa delle difficili condizioni del mercato, le tariffe aeree in rialzo e il fatto che la maggior parte dei clienti proviene dagli Usa, fattore che rende l'impatto dei costi del trasporto aereo ancora più penalizzante
La notizia è stata data agli agenti di viaggi britannici, ed è riferita dalla stampa francese: Carnival ha deciso di non posizionare alcuna nave in Europa il prossimo anno. Per la seconda volta in cinque anni, la compagnia americana di crociere fa marcia indietro rispetto al Vecchio Continente. Dopo le assenze del 2009 e 2010, Carnival è tornata nel 2011.
Nella sua lettera al trade britannico, Adolfo Perez, dg Carnival Regno Unito e Irlanda, spiega che la decisione è stata presa a causa delle difficili condizioni del mercato, le tariffe aereee in rialzo e il fatto che la maggior parte dei clienti proviene dagli Usa, fatto che rende l'impatto dei costi del trasporto aereo ancora più penalizzante. Ufficialmente, dunque, le performance del mercato europeo non sarebbero causa principale di questo ritiro. Per il 2015 nessuna decisione su un eventuale ritorno è stata presa.
Fonte: Guidaviaggi